La sua longevità nel calcio è straordinaria, e ciò che lo rende unico è il fatto che continua a calcare i campi da gioco nonostante l’età avanzata: 56 anni compiuti.
In un mondo in cui il calcio è spesso dominato da giovani talenti in rapida ascesa, c’è un nome che continua a sfidare il tempo e a resistere alle convenzioni: a 56 anni, quest’attaccante che in carriera ha segnato caterve di gol è una vera icona, uno spot per tutti coloro vogliano avvicinarsi al mondo del pallone. Ecco la sua incredibile storia.
Nato il 26 febbraio 1967 a 56 anni compiuti (e ormai viaggia verso i 57) è il calciatore più anziano in attività nella storia del calcio professionistico, avendo superato il portiere inglese Kevin Poole nel 2018. Lo abbiamo ammirato (non particolarmente, in realtà) anche in Italia, dato che nella stagione 1994-1995 fu il Genoa a portarlo in serie A: per lui, però, solo una rete in 21 presenze, nel derby contro la Sampdoria.
Attualmente gioca in Portogallo con l’Oliveirense, squadra della seconda serie. Il 21 aprile 2023 ha debuttato, entrando in campo al 90º minuto della sfida di campionato contro l’Académico de Viseu, vinta per 1-4: in questo modo, a 56 anni, un mese e 24 giorni, diventa il giocatore più anziano ad aver disputato un incontro di calcio professionistico. L’11 luglio 2023, il suo prestito all’Oliveirense viene ufficialmente rinnovato fino al giugno del 2024. È, però, ancora alla ricerca del suo primo gol, che lo farebbe davvero entrare nella storia.
Una leggenda del calcio
Nato a Shizuoka, Giappone, parliamo infatti di Kazuyoshi Miura, per tutti, Kazu. Ha iniziato la sua carriera professionistica nel calcio nel lontano 1986, quando molti dei suoi attuali colleghi non erano nemmeno nati. Il suo percorso lo ha portato in club giapponesi e stranieri, ma è nel Yokohama F. Marinos e nei Verdy Kawasaki che ha lasciato un’impronta indelebile.
Kazu Miura ha rappresentato la nazionale giapponese in molte competizioni internazionali, contribuendo a consolidare il calcio giapponese sulla scena mondiale. Miura è stato il primo calciatore giapponese ad arrivare in serie A, in un periodo di grandi investimenti economici del Paese del Sol Levante, proprio per far affermare il movimento calcistico. Arrivò in Italia grazie a degli sponsor giapponesi che versavano un contributo in denaro alla società a ogni presenza del giocatore. Oggi, infatti, il movimento calcistico asiatico è in grande ascesa. Con la maglia della sua Nazionale ha giocato per un decennio dal 1990 al 2000, disputando 89 presenze e segnando 55 reti.
La sua longevità nel calcio è straordinaria, e ciò che rende Kazu Miura unico è il fatto che continua a calcare i campi da gioco nonostante l’età avanzata. Ha superato sfide fisiche e mentali, dimostrando che la passione per il calcio può essere più forte di ogni ostacolo.