Dragon Ball è l’anime più conosciuto di sempre, ma cosa aveva in mente Akira Toriyama quando lo ha ideato? La scoperta è incredibile.
I guerrieri più forti dell’universo sono quelli che non mollano mai, e lo racconta attraverso i suoi disegni proprio Akira Toriyama, il mangaka più famoso di sempre. Con una vendita di oltre 230 milioni, dal 1987 al 1996 segna 11 anni di Dragon Ball, il manga che ha ispirato mostri sacri della cultura nipponica, da Eiichirō Oda e Hiro Mashima, autori di One Piece e Fairy Tail, e tanti altri. Ma cosa rende i Sayan così potenti? Di certo non i nomi ispirati agli ortaggi, come Kakarot e Radish, ma la coda ha un suo perché.
Al momento dell’ideazione del progetto Akira Toriyama non aveva pensato a sviluppare una storia con personaggi “alieni”. Appunto, Son Goku e il principe Vegeta sono gli eredi della stirpe di guerrieri più letali e forti di tutto l’universo di Dragon Ball. Per diventare Super Sayan di primo livello c’è voluto un drammatico evento, la prima (delle tante) morti di Crilin per mano del cattivo più spietato della serie, ma paradossalmente il più amato, Freezer.
Akira Toriyama ha confessato, dopo anni di successo, che avrebbe voluto sapere fin dall’inizio delle evoluzioni dei suoi personaggi. Perché le trasformazioni giunte fino in Dragon Ball Super con il Super Sayan God e Blu, non erano state concepite al momento dell’ideazione. Le origini di Dragon Ball spiegano il perché della coda.
Dragon Ball, la coda è solo un dettaglio: le origini del mito
Per gli appassionati il nome “Dragon Ball Z: le origini del mito” non è nuovo, ma è il primo speciale della serie. OAV trasmesso tra gli episodi 63 e 64 della stagione più amata, Dragon Ball Z. Racconta gli inizi, un prequel che fa immergere nella spietatezza della razza Sayan, e nelle dinamiche di sfruttamento adottate da un tiranno come Freezer. Racco anche come Goku è arrivato sul pianeta terra, per poi conoscere Bulma e tutti i suoi amici, ma anche di come trasformandosi in scimmia gigante, Oozaru, ha inconsciamente fatto fuori il suo amato nonnino, Son Gohan. La spiegazione è sempre dietro la coda.
Nessuno lo sa, ma appunto Akira Toriyama non aveva in progetto la storia su una razza aliena. Si tratta semplicemente della rielaborazione di una legenda epica cinese, Viaggio in Occidente del 1592. La scimmia Sun Wukong è il personaggio del racconto che fa nascere Goku. La scimmia è un Re potentissimo che viaggia su una nuvola e che combatte con un bastone che si allunga, ed è anche immortale.
Ma è il realtà il personaggio secondario della vicenda, perché è accompagnato da un Demone Maiale, con l’ossessione per le donne, un Demone del deserto che ruba ovunque, ed un Monaco, il quale è il reale “iniziatore del viaggio”, e protagonista della vicenda. Questi personaggi non possono che essere ricollegati alla prima stagione di Dragon Ball: Oolong, Yamcha e Bulma. Da questo, si deduce che Bulma è il Monaco, perché è la vera leader ed iniziatrice del viaggio alla ricerca delle sfere del Drago Shenron, senza di lei la storia non avrebbe senso.
Nel 1984 Akira Toriyama restò così influenzato dalla storia, che volò in Cina per conoscere meglio il mito. Poi decise di presentare la sua storia all’editore. Questi fu impressionato, ma propose di non mettere una scimmia come personaggio, perché nessun lettore ci si sarebbe identificato. Il mangaka accettò, pur lasciando il nome del protagonista. Infatti, dal cinese Sun Wukong in giapponese diviene Son Goku, e mantiene la caratterista della coda, poi ispiratrice del resto della storia che tutti conoscono.