Buco dell’ozono ridotto: gli scienziati confermano la buona notizia!

Buco dell’ozono, si è ridotto, non è una fake news: com’è possibile? Nonostante l’inquinamento alcune scelte sono state vantaggiose.

Per una volta ci sono delle ottime notizie, ma non per questo occorre abbassare la guardia. E’ vero, il buco dell’ozono si è ridotto, ma com’è possibile se praticamente il mondo sta collassando? Che il pianeta Terra sia profondamente ammalato a causa delle azioni dell’uomo, non ci sono dubbi. Il clima sempre più violento ed imprevedibile e molti altri disastri umanitari, sono il frutto delle evoluzioni umane che nel corso del tempo hanno combinato solo guai. Ad oggi, c’è un cambiamento per delle ragioni specifiche. Ecco di cosa si tratta e che strada dovrà assumere il progresso futuro.

Buco dell'ozono come si è ridotto
Scienza e mondo, aggiornamenti pianeta Terra- Attentiallupo.it

Iniziamo a parlare di progresso futuro proprio perché non bisogna abbassare la guardia. E’ tipico dell’essere umano comportarsi con superficialità o tornare alle cattive vecchie abitudini, proprio dopo il conseguimento di un importante obiettivo. L’atteggiamento lo si rivela tanto nel quotidiano, quanto per ambiti di portata globale. Appunto, quando si parla del destino del mondo intero. L’ozono o triossigeno, è indicato con formula chimica O3 ed è una forma allotropica dell’ossigeno.

Dal colore blu e dall’odore agliaceo, è un gas che protegge il pianeta terra dai raggi ultravioletti del sole. Si specifica che non è il calore solare ad essere pericoloso, perché senza quest’ultimo la terra e tutti gli organismi viventi non si sarebbero evoluti fino ad oggi. Quanto piuttosto bisogna riconoscere che lo strato di ozono protettivo è diventato sempre meno spesso. Così, viene definito “buco”, e proprio questa condizione provoca una conseguenze disastrose sul pianeta terra.

Tutto colpa dell’inquinamento. Dettagliatamente si parla di gas clorofluorocarburi utilizzati in oggetti come bombolette spray, oppure in settori come gli impianti refrigeranti. Dalla seconda metà del Novecento, questo processo si è sempre più accentuato a causa dell’aumento della produzione umana: ad oggi com’è possibile il miglioramento?

Buco dell’ozono, ecco come si è ridotto: parlano gli scienziati

Occorre attenzionare un punto non indifferente. Sembra assurdo il fatto che nonostante l’aumento dei disastri ambientali e del clima sempre più imprevedibile, il buco dell’ozono si sia in realtà ridotto. Detto ciò, si precisa che questo non significa abbassare la guardia, ma riconoscere come l’umanità può con piccoli gesti e soluzioni mirate, aiutare il mondo.

Perché il Buco dell'ozono si è ridotto
Scienza e mondo, aggiornamenti pianeta Terra- Attentiallupo.it

L’ecosostenibilità è la risposta, ma come ci siamo riusciti? L’ozono ha la funzione di filtrare radiazioni come quelle UV-B al 95% e le UV-C, le più pericolose per la pelle umana. Ecco perché ci sono stati sempre più tumori all’epidermide e il sole ha iniziato a fare così paura. Gli scienziati spiegano che l’obiettivo è stato in parte raggiunto sia per gli sviluppi del settore, quindi frutto di ricerca e studi, ma anche per le azioni dei singoli individui.

Al posto di clorofluorocarburi sono stati prodotti dei gas propellenti. Questi permettono di ridurre le emanazioni di CO2, cioè la principale causa che ha provocato il buco nell’ozono. Nel 1987, poi entrato in vigore nel 1989, è stato firmato da 96 Stati firmatari più l’Unione Europea, il Protocollo di Montreal, il quale cita proprio il non utilizzo di questi gas tossici in favore di altri. Senza dimenticare quali atteggiamenti ogni singoli individuo può porre in essere per salvare il pianeta.

Appunto, non acquistare più prodotti che contengono queste sostanze, accettare una nuova mentalità ecosostenibile, ed aver fiducia nel progresso con nuovi strumenti, è il primo passo per far scomparire del tutto il buco dell’ozono. Infine, ma non meno importante, una continua manutenzione degli impianti refrigeranti domestici, per tenere a bada il freon, il fluido refrigerante che ne determina il funzionamento, è fondamentale.

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