Spesso sentiamo parlare di carne al sangue, ma la carne al sangue esiste davvero? Potrebbe essere solo carne meno cotta.
Il cibo è uno piaceri della vita. Mangiare, infatti, è una sensazione che provoca gioia al sole pensiero. Nonostante non si debba mai esagerare per motivi di salute, ogni tanto è lecito trasgredire e concedersi delle pietanze più succulente. Che si tratti di fritture, dolci o pizza poco importa, ciò che conto è gustare un piatto che delizi il palato. Per la dieta ci sono tanti altri giorni.
Fra le pietanze più gradite dalle persone va annoverata senz’altro la carne. Non rientra fra i cibi succulenti, difatti una tantum può essere consumata tranquillamente, l’importante è non esagerare. In alcune regioni italiane, come la Toscana o il Piemonte sembra esserci un vero e proprio culto per la carne come la bistecca alla fiorentina, regina della cucina tipica del capoluogo toscano.
Non mancano in diverse occasioni di festa raduni fra amici e grigliate in cui si ci delizia a mangiare della buona carne. Filetti, tagliate, bistecche di scottona o di frisona o ancora di black angus sono pronti ad arrivare sulle tavole. La cottura varia in base alle preferenze delle persone. Difatti alcuni preferiscono assaporarla ben cotta, altri invece prediligono gustarla al sangue. Ma la dicitura al sangue è davvero corretta?
Sarà capitato a tutti di recarsi in un ristorante e scegliere di ordinare una bistecca. Al momento della comanda si è soliti indicare al cameriere la tipologia di cottura scelta. Coloro che vogliono consumarla quanto meno cotta possibile, tendono a pronunciare l’affermazione “al sangue”. Una locuzione che si usa tantissimo ma ugualmente sbagliata. Difatti sveleremo un segreto: la carne al sangue non esiste. Un mito assolutamente da sfatate e nelle prossime righe vi sveleremo perché.
Dunque la carne al sangue non esiste semplicemente perché viene venduta già dissanguata. Erroneamente, poiché la carne poco cotta tende a conservare un colore molto roseo e ad emettere del liquido rossiccio si tende ad utilizzare questo termine altamente improprio. La carne che finisce sulle nostre tavole, infatti, non presenta affatto del sangue, ma si tratta di un mix di acqua e mioglobina, una proteina di colore simile all’emoglobina che si occupa di trasportare ossigeno nel sangue. Nel corso della cottura, a contatto con il calore il colore della carne cambia poiché la muta la struttura della mioglobina trasformandosi in metmioglobina.
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