Sono diverse le persone a chiedersi se esistono ancora, o meno, le bandiere nel mondo del calcio. Una dichiarazione fa ben sperare sul tema.
Si tratta di giocatori innamorati di una squadra, di solito quella della loro città, e da cui riescono ad essere ingaggiati, ma anche per lunghissimo tempo. Non succede sempre nel mondo dello sport agonistico vedere delle situazioni del genere, visto che le società sono sempre alla ricerca di atleti talentosi e sono pronti ad esborsare anche delle cifre eclatanti pur di averli.
Per questo motivo, il mercato in questo settore è sempre molto attivo e difficilmente una squadra mantiene sempre gli stessi giocatori, dato che è alla ricerca continua del miglioramento in termini di valore. Ma nel mondo del calcio, specie in passato quando giravano molti meno soldi, vi sono delle eccezioni, ossia dei giocatori che fanno innamorare la piazza e la società stessa per il loro talento, ma anche loro si affezionano ad essi a loro volta.
Nel mondo del calcio odierno, però, i milioni di euro offerti dalle società più ricche, ultimamente quelle arabe, riescono a rompere queste emozioni in un batter d’occhio. Non è facile, in effetti, vedere un calciatore che milita nella stessa squadra per lungo tempo, come ad esempio hanno fatto in passato bandiere come Totti, De Rossi, Del Piero, Di Natale, Maldini e tanti altri.
Nota è la vicenda che vede l’ex capitano della squadra calcistica fondata nella capitale, l’A.S. Roma, in cui vi fu un interesse concitato verso di lui da parte del presidente del Real Madrid, Florentino Perez. In quell’occasione a Francesco Totti venne offerto un ingaggio stratosferico, oltre al lustro di poter giocare con i Galacticos (che in quel momento erano la squadra più forte al mondo), ma il capitano disse di no.
Una vicenda del genere vista con gli occhi odierni non può che esser evidenziata, dato che i calciatori sono sempre pronti a dire di sì agli ingaggi proposti e più alti di quelli che prendono nelle squadre in cui militano.
A parlare di ciò è stato Szczesny, il portiere polacco della Juventus, il quale ha aperto un barlume di speranza sul tema bandiere del calcio. “Il mio futuro è alla Juventus, non riesco a vedermi in altre squadre”, ha affermato ai microfoni di Sport Mediaset. In effetti, il suo contratto, prolungato fino al 2025 lo scorso giugno, potrebbe anche essere rinnovato ulteriormente, dato che il suo talento intramontabile potrebbe anche convincere i dirigenti della Juve a metterci mano prossimamente.
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